Monica Longobardi
Venerdì 23 giugno 2023
dopo la presentazione del libro Aidre dë vitto – Mirtilli di Vita di Marco Mastrocola

L’occitano e l’università: un rapporto complesso

Conversazione con

Monica Longobardi, Premio Traduzione
A cura di: Matteo Rivoira

Lingua Occitana

Biografia

Monica Longobardi si è formata all’Università degli Studi di Pisa, vincendo poi un Dottorato di ricerca presso L’Università “La Sapienza” di Roma.

Da docente di Materie letterarie e Latino ai Licei, ha pubblicato molti saggi e volumi di didattica dell’italiano e del latino, tra cui uno dedicato alla ludolinguistica (Vanvere, Carocci, 2011). Dal 1992 ha collaborato con l’IRRSAE Emilia-Romagna in qualità di docente formatore.

Dal 1996 al 2021 ha insegnato Filologia Romanza presso le Università di Siena e di Ferrara. Nel suo ruolo di docente universitaria, si occupata di lirica provenzale, di letteratura francese medievale, di retorica e dialettica, di traduzione letteraria delle lingue romanze. Ha tradotto anche il Satyricon di Petronio (Barbera, 2008; Rusconi, 2015) e le Metamorfosi di Apuleio (Rusconi, 2019).

Dal 2011 ha cominciato ad interessarsi alle riscritture novecentesche della letteratura romanza medievale, inaugurando un nuovo insegnamento dedicato alla posterità del medioevo. Tra i vari saggi sui medievalismi, annoveriamo quelli sulla versione poetica in neovolgare del Roman de la Rose, di Franco Scataglini, uno dei poeti più grandi del XX secolo (Il giardino e la rosa, Mimesis, 2018).

Nell’ambito della valorizzazione delle lingue minoritarie, dal 2015 ha inserito lo studio della letteratura occitanica moderna e contemporanea nei corsi di Filologia Romanza; ha diretto tesi sull’occitano e organizzato a Ferrara convegni internazionali e incontri con poeti e scrittori occitani. Ha studiato i lasciti trobadorici nella poesia di Antonio Bodrero, Claudio Salvagno e Ida Vallerugo (Lengas, 79 / 2016).

Relativamente alla letteratura occitanica moderna e contemporanea, annoveriamo Viaggio in Occitania (VirtuosaMente, 2019); Joan Ganhaire, Voi che mi avete uccisa, VirtuosaMente, 2021; Joseph d’Arbaud, La Bestia del Vacarés, La Noce d’Oro, 2022 (Prefazione).

Principali pubblicazioni sulle lingue minoritarie:

  • M. Longobardi & H. Sheeren (a cura di), L’Europa romanza: identità, diritti linguistici e letteratura – L’Europe romane: identité, droits linguistiques et littérature, Lengas [en ligne], 79 | 2016, http://lengas.revues.org/1060. [Introduzione: «Nos abandones pas tu qu’un pauc nos coneisses» Lingue tagliate e lingue salvate. Contributo: Troubadours de lunchour. Periferie trobadoriche].
  • M. Longobardi & M. Ghetti (a cura di), “Ognuno resti com’è, diverso dagli altri”. Plurilinguismo, multilinguismo, multiculturalismo, numero monografico «Annali online della Didattica e della Formazione Docente», v. 11, n. 17 (2019).
  • M. Longobardi, Viaggio in Occitania, prefazione di Fausta Garavini, Aicurzio, Virtuosa-mente, 2019.
  • M. Longobardi & E. Ceccarini (a cura di), E nadi contra suberna: essere trovatori oggi: atti di Convegno, (Ferrara, 20-21 novembre 2018), Milano, Ledizioni, 2020.
  • Joan Ganhaire, Voi che mi avete uccisa; introduzione, traduzione e note di Monica Longobardi; nota linguistica di Matteo Rivoira, Arenzano, VirtuosaMente, 2021.
  • M. Longobardi, Tradurre una lingua minoritaria: l’Occitano. (A proposito di) Joan Ganhaire, Voi che mi avete uccisa, Introduzione, traduzione e note di Monica Longobardi. Nota linguistica di Matteo Rivoira, Arenzano, Virtuosa-Mente («Testo a fronte»), 2021, pp. 454, https://site.unibo.it/griseldaonline/it/letture/monica-longobardi-tradurre-lingua-minoritaria-occitano. (recensione-saggio).
  • Monica Longobardi, Joseph d’Arbaud, La Bestia del Vacarés, Prefazione di Monica Longobardi; traduzione di Rosella Pellerino, Rocca di Papa (RM), La Noce d’Oro, 2022, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 54, no. 23, dicembre 2022, doi: https://doi.org/10.48276/issn.2280-8833.10239 (recensione).
  • Monica Longobardi, « PanromanIC. Manuale di intercomprensione fra lingue romanze », Lengas [En ligne], n. 91, novembre 2022, URL : http://journals.openedition.org/lengas/6303; DOI: https://doi.org/10.4000/lengas.6303.

Motivazione Premio Traduzione

Monica Longobardi ha contribuito in modo più che encomiabile alla diffusione della conoscenza della letteratura occitana contemporanea in Italia. Lo ha fatto con travolgente dinamismo dedicandovi un insegnamento universitario attivato per diversi anni presso l’Università di Ferrara, coordinando svariate tesi di laurea, animando incontri scientifici di portata internazionale e cimentandosi, oltre che nello studio e nell’analisi filologica e letteraria, anche nella traduzione dei testi di alcuni importanti autori (Joseph D’Arbaud, Mas-Felipe Delavuët, Max Rouquette, Joan Ganhaire).

Ha dedicato a questi compiti sapere, intelligenza e amore, e ovviamente tempo, forse la più preziosa delle risorse nel mondo di oggi.

Il suo impegno rappresenta un’importante testimonianza e un’eredità per l’Accademia italiana e per il mondo della cultura più in generale, poiché ha mostrato quanto possa essere importante la produzione letteraria di una lingua minore, relegata dalla storia a un ruolo subalterno, ma elevata a vette di raffinatezza espressiva da generazioni di artisti della parola che l’hanno scelta per comporre le loro opere.

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