
ore 14.45
Di poesia e di arte: i linguaggi della resistenza Tuareg
Conversazione con
Hawad, Premio Speciale
A cura di: Valentina Musmeci
Lingua Tamajaght
Biografia
Poeta Amazigh e pittore del deserto del Sahara, Hawad è un Amajagh (Tuareg).
I suoi manoscritti originali sono in lingua Tamajaght scritti in tifinagh, l’alfabeto tuareg. Per creare una nuova forma di nomadismo lontano da un tempo e da uno spazio confiscati, Hawad ha inventato quella che chiama “Furigrafia”. “Furigrafare” gli dà lo slancio per fondere diversi frammenti di realtà, plasmare un altro spazio immaginario capace di dare senso al mondo e reinventare nuovi modi di tessere il presente. I prolifici scritti di Hawad sono stati tradotti in francese e in altre lingue (italiano, spagnolo, arabo, catalano, curdo, olandese, tedesco, norvegese, inglese).
Il suo lavoro si è distinto per il Premio Internazionale di Poesia Argana 2017 (Rabat, Marocco) e i suoi inchiostri e tele sono stati esposti in città di diversi continenti (Europa, America e Africa).
http://www.editions-amara.info
Motivazione Premio Speciale
Hawad riceve il Premio Speciale 2023 per il suo impegno e la sua determinazione a prolungare in tutta la sua ricchezza l’uso della sua lingua, Tamajaght (Tuareg) e del suo alfabeto originale, Tifinagh, al fine di far risuonare la sua cultura oltre i confini. Attraverso la sua abbondante letteratura e produzione pittorica, Hawad promuove la diffusione dei testi originali che crea (edizione bilingue, registrazioni cd, video, letture pubbliche, interviste) e si distingue per il lavoro di difesa di una prospettiva nomade nella salvaguardia dei diritti del suo popolo.