Stefen DellAntonio Monech - Premio minoranze linguistiche storiche in italia

Sabato 28 giugno 2025
ore 16:30

Traduzione, passione

e collaborazione per un lavoro di qualità

fra le rive del Mare Celtico

Conversazione con

Éamon Ó Ciosáin, Premio Traduzione

A cura di: Teresa Geninatti Chiolero

lingua gaelica

Biografia

Éamon Ó Ciosáin è cresciuto in una famiglia che parlava la lingua celtica ancestrale dell’Irlanda, ufficiale ma per molti aspetti minoritaria nell’ambiente per lo più anglofono della città di Dublino. Gli ha giovato il fatto che la famiglia fosse legata alle aree Gaeltacht, dove la lingua è quotidianamente praticata dalle comunità, nella scuola e negli ambiti intergenerazionali. Ciò nonostante, egli ha sempre avuto familiarità con entrambe le lingue dell’Irlanda: il gaelico e l’inglese.
Éamon Ó Ciosáin ha iniziato gli studi presso l’University College Dublin, dove ha conseguito la laurea in francese e irlandese antico. L’università è stata l’occasione per studiare anche il bretone, proseguendone l’approfondimento in Bretagna, trascorrendo vari periodi nelle regioni di lingua bretone, arrivando a pubblicare raccolte di traduzioni di poesie in gaelico irlandese e in bretone (Barzhonegoù Iwerzhonek, Skrid ed., 1983) e in francese (“Une Île et d’Autres Îles”, ed. Calligrammes, 1984). Con le sue pubblicazioni, Éamon si proponeva di sensibilizzare il pubblico verso la letteratura gaelica contemporanea, pressoché sconosciuta in Francia.
Per lui era inoltre importante far conoscere la letteratura in lingua irlandese ai bretoni, pubblico ricettivo e spesso entusiasta dell’Irlanda. Successivamente ha collaborato al “Dizionario irlandese-bretone” di Loeiz Andouard (1987), costruendo un ulteriore ponte fra le due lingue.

Sono seguite altre traduzioni: le poesie di H. Seubil gKernaudour tradotte in irlandese, traduzioni di poesie per l’”Anthologie de la poésie irlandaise du XXe siècle” (1996), oltre ad alcuni testi in prosa. Ogni anno contribuisce con traduzioni al Franco-Irish Literary Festival di Dublino, dove presiede alcune sessioni ed è membro del comitato. Vanta un gran numero di collaborazioni, come lo studio sulle traduzioni della letteratura gaelica nelle lingue dell’Europa continentale (“Ireland in the European Eye”, in “Royal Irish Academy”, 2019). Ha pubblicato tre volumi di fonti storiche sugli immigrati irlandesi in Bretagna nei secoli XVII e XVIII. Numerosi gli articoli sul tema di questa migrazione, che spaziano dalla storia sociale agli elementi di lingua irlandese nel “Dictionnaire de la langue bretonne” di Le Pelletier. Ha collaborato con ricercatori e cantanti quali Yann-Fañch Kemener e Alan Stivell. In campo artistico una delle sue attuali iniziative è la partecipazione allo spettacolo storico-musicale “Les Irlandais de Bretagne”.

Éamon è molto attivo nei media di entrambi i paesi. È stato membro fondatore della stazione radio comunitaria in lingua irlandese “Raidió na Life”, in onda nella zona di Dublino dal 1993 Ha partecipato a programmi in lingua bretone su radio locali e
Radio France di Bretagna. Da anni tiene una rubrica di attualità e cultura irlandese sulla rivista Al Lanv, commentando le politiche linguistiche in Bretagna e in Irlanda, l’ufficialità delle lingue, la Gaeltacht, i media e l’editoria. Infatti è di casa al festival del libro
di Carhaix. In Irlanda, ha tenuto conferenze sulla lingua e cultura bretone e ha pubblicato articoli o note su opere letterarie in irlandese, sociolinguistica politiche linguistiche. Ha pubblicato una storia del primo settimanale di notizie, An t-Éireannach, fondato dal nonno materno e diretto da talentuosi scrittori. Questo giornale fu attivo nella denuncia dell’ascesa del fascismo e dell’imperialismo in Europa, seguendo una linea editoriale che valorizzava i diritti umani, compresi i diritti dei parlanti nativi di fronte a uno stato irlandese che avrebbe dovuto proteggerli. Poiché era pubblicato in una lingua minoritaria e aveva un contenuto insolito, questo settimanale è rimasto a lungo sconosciuto sia agli storici sia al grande pubblico. Dalla ricerca su questo settimanale sono nati due libri curati da Éamon: un’edizione dei racconti Tom O’Flaherty (fratello del celebre Liam O’Flaherty), che fu uno dei fondatori e redattori di “An t-Éireannach”, di cui alcuni testi, poi dimenticati, erano stati pubblicati nel 1935 e altri erano rimasti inediti.
Éamon Ó Ciosáin è stato anche attivo nell’insegnamento del francese e del bretone presso la “National University of Ireland di Maynooth”. Per circa quindici anni, il suo corso universitario è stato l’unico di bretone in Irlanda. Fra il 1980 e il 1988, ha insegnato la sua lingua madre nel dipartimento di studi celtici dell’Università di Rennes 2 e l’inglese presso la stessa università. Conseguita la laurea e il master in bretone e studi celtici presso l’Università di Rennes 2, ha ottenuto un dottorato in storia. Éamon Ó Ciosáin frequenta la Bretagna da quasi mezzo secolo, tanto che nel 2024 è stato insignito dell’Ordine dell’Ermellino come riconoscimento del suo contributo alla promozione della lingua bretone e della Bretagna.

 

Motivazione Premio

Il Premio Ostana 2025 per la Traduzione è conferito a Éamon Ó Ciosáin per il suo contribuito, unico ed encomiabile, alla conoscenza sia del gaelico irlandese sia bretone. Collaborando alla stesura del “Dizionario irlandese-bretone” (Loeiz Andouard,1987), ha costruito ponti fra le due lingue. Innumerevoli sono le sue traduzioni trilingui di testi poetici: in gaelico, bretone e francese. Importanti le collaborazioni, di cui quella all’“Anthologie de la poésie irlandaise du XXe siècle” ne è il più fulgido esempio,
insieme allo studio sulle traduzioni della letteratura in lingua irlandese nelle lingue dell’Europa continentale (“Ireland in the European Eye”, in “Royal Irish Academy”, 2019). Il suo impegno gli è valso, nel 2024, l’Ordine dell’Ermellino come riconoscimento per il contributo alla promozione della lingua bretone e della Bretagna in generale.

Éamon Ó Ciosáin riceve questo premio per aver creato un’intesa comune fra paesi e culture attraverso la traduzione e la scrittura in più lingue. La sua opera mette in luce la ricchezza delle culture e promuove la conoscenza delle lingue e delle rispettive
letterature.

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