Stefen DellAntonio Monech - Premio minoranze linguistiche storiche in italia

Venerdì 27 giugno 2025 ore 20.45

Il cinema, l’identità e

il paradosso dell’esilio

Conversazione con

Mano Khalil, Premio cinema

A cura di: Antonello Zanda

lingua curda

A SEGUIRE 

PROIEZIONE DEL FILM “Neighbours” (2021),

di Mano Khalil, durata 84 min.

Biografia

Mano Khalil nasce nel Kurdistan siriano. Studia Storia e Giurisprudenza presso l’Università di Damasco e nel 1987 si trasferisce nell’allora Cecoslovacchia per studiare cinema. Lavora per la televisione slovacca fino al 1996, anno in cui gira un film in Siria sui curdi, “The place where God sleeps” (Dove Dio dorme), ed è poi è costretto ad andarsene. Si trasferisce in Svizzera, dove consolida la sua carriera di regista di fiction e documentari. Nel 2012 fonda la sua casa di produzione, la Frame Film, nel 2021 “Neighbours” (Vicini) viene presentato in anteprima mondiale in oltre duecento festival cinematografici, tra cui il Festival di Locarno e quello di Shanghai, ricevendo settanta premi a livello mondiale. Attualmente, Mano Khalil sta lavorando a due film: uno documentario e l’altro, intitolato “Moments”, è un film di finzione.

Motivazione Premio

L’ironia, amara e al tempo stesso straniante, tiene insieme un film di grande tensione drammatica come “Neighbours”, di Mano Khalil. Il mondo visto attraverso gli occhi di un bambino, che nella sua ingenuità deve affrontare da solo i nodi contorti della storia è la cornice di vita di un intero popolo. Perciò il carattere metonimico del film, mai esibito, semmai sottinteso, costituisce la forza di un film straordinario che denuncia la vicinanza e la lontananza di mondi che dovrebbero comunicare nel rispetto della dignità umana, delle culture, della diversità linguistica. Invece il piccolo Sero, fin dai primi giorni della scuola, in un villaggio siriano nei primi anni Ottanta, vive sulla sua pelle la violenza di una oppressione che ne torce lo sviluppo e taglia la sua lingua, quella che è il primo strumento di scoperta e di conoscenza del mondo. Maturare per lui significa cogliere una verità difficile da comprendere. E il maestro siriano, che dovrebbe guidarlo nella crescita, invece ne tarpa le ali, vuole spegnere la sua voce e costruisce per il suo sguardo prospettive di odio e violenza. Allo stesso modo il popolo e la cultura curda sono soffocati e smembrati in quattro nazioni che ne vogliono cancellare la storia: questo orizzonte viene disegnandosi lentamente agli occhi del bambino che invece vive nelle sue relazioni sociali e umane la ricchezza della diversità e la forza degli affetti vicini. In questo film, evidentemente segnato dalle esperienze e dai ricordi personali del regista, il tema della lingua costituisce il terreno politico e centrale della sopravvivenza e della lotta per l’autodeterminazione di un intero popolo. In questo senso il Premio Ostana è il riconoscimento di un tratto resistenziale che il kurdo condivide con tutte le lingue del mondo.

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The Ostana Prize celebrates the international support received

from the UNESCO International Decade of Indigenous Languages, and from two reference institutions in the linguistic field: the ELEN network (European Language Equality Network) and the NPLD network (Network to Promote Linguistic Diversity).

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